Presentato “Cocomeri d’inverno” di Manuela Santanocita

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E’ uscito per i tipi di Algra Editore, il volume Cocomeri d’inverno di Manuela Santanocita. Cocomeri d’inverno è un libro che nasce dall’amore per il cibo, per la buona cucina e per i viaggi. Lo scopo di questo volume è quello di far divertire il lettore – dietro ai fornelli – con ricette semplici ma estrose, provenienti da tutto il mondo. Chi dice che non si possa cucinare con un pizzico di ironia, curiosità quanto basta, cucchiaiate di leggerezza e una spolverata di allegria? Una raccolta di ricette ispirata al mondo culinario dell’Autrice che non vuole sostituirsi ai veri chef ma solo far sorridere tutti con il suo estro, il suo spirito e – perché no? – con qualche “doppio senso”!

Da soli o in compagnia, è sempre il caso di manifestare la propria arte culinaria. Spesso il cibo è associato alla cultura, alla musica, all’eros, di certo combinazioni vincenti. Per il libro di cucina che vi apprestate a leggere, ho pensato di abbinarlo all’ironia. Allora, divertiamoci insieme, ai fornelli, sorridendo nel preparare le pietanze provenienti da più parti del mondo. Nel percorso culinario troverete delle chicche che hanno come scopo quello di illuminarvi, in due battute, sulla ricetta che preparerete. Chicche essenziali come il cacio sui maccheroni…

(Nota dell’autrice, Per la serie non è come sembra…)

Quando Manuela mi chiese di fare questa piccola introduzione al suo nuovo libro le dissi che non ne avevo mai fatta una e che sarebbe stato molto difficile scrivere qualcosa di serio per lei. Ma poi, e riscrivo ma poi, mi è bastato leggere solo qualche pagina e mi sono detto tra me e me: “Pippo, ma questo è pane per i tuoi denti! Pippo, sei il regista del programma più irreverente d’Italia, il più sarcastico, il più ascoltato e Manuela è definitivamente in linea con le cazzate che spariamo ogni giorno in onda!”. Ora abbandonate l’idea di leggere qualcosa su piatti Gourmet, non pensate a programmi con gare culinarie, con cucine indecenti, con impiattamenti raffinati, ma è tempo di passare al mercato per comprare i giusti ingredienti per le ricette di Manuela. Io mi sono fatto prendere la mano e sono pronto a preparare un piatto delizioso: due cipolle crude, una testa d’aglio, polvere di peperoncino e della panna acida. Sapete come l’ho chiamata questa ricetta? La Baglioni, il Pippo Palmieri va fuori dai Coglioni!

(dalla prefazione di Pippo Palmieri de “Lo Zoo di 105”)

Finalmente!!! Dopo oltre 30 anni di attività lavorativa nel campo della dietologia ho risolto un problema che mi ha assillato da sempre. Una delle motivazioni più frequentemente addotte dai pazienti come causa di abbandono di una dieta è la monotonia, ed è inevitabile che chiedano, oltre a quanto e quali cibi debbano mangiare, anche il modo di cucinarli. Ma le mie collaboratrici sono delle valide nutrizioniste e nei loro curricula professionali non è mai rappresentata la loro qualità di chef… La richiesta di suggerire al paziente delle ricette ha, quindi, sempre creato una forma di disagio da parte delle mie nutrizioniste, preoccupate di fornire delle indicazioni nutrizionali più che vere e proprie modalità di cucinare i cibi. Grazie a questo libro di Manuela Santanocita il problema è risolto. Ed ecco che accanto ai volumi della Mayo Clinic, veri e propri testi sacri per un nutrizionista, fa bella mostra di sé, nella libreria dello studio, Cocomeri d’inverno. Pensate alla soddisfazione della dietista dinanzi a questa ennesima richiesta: “Dottoressa mi sono stancata di mangiare sempre le stesse cose…”. Adesso la risposta sarà immediata.

“Dottoressa di sicuro sono intollerante al lattosio”…

“Nessun problema; può sostituirlo con un salutare bicchiere di latte di pisello o latte di banana”. “E cosa mi consiglia al posto dei soliti spaghetti al pomodoro o alla pasta con le verdure?”. “Signora pensa che dei Cazzetti d’angelo, magari fatti a mano, possano essere di suo gradimento?”. “O in alternativa dei vermicelli alla delicatissima zoccola, di mare naturalmente…”. E per pazienti particolarmente esigenti, che non si accontentano delle tradizioni nostrane, sarà una vera goduria per le mie dietiste suggerire un tocco di internazionalità ai primi consigliando un piatto di Merda di Can, ottimi gnoccheti della cucina francese.

Ma una dieta equilibrata deve contenere anche un secondo piatto e un contorno; verrebbe subito semplice suggerire un peperone cazzone imbottito, ma spesso al sovrappeso si accompagna un problema di digeribilità che ne sconsiglia la preparazione frequente. Meglio buttarsi sul Katsu, piatto di carne giapponese a base di manzo o maiale. La cucina giapponese va molto di moda al giorno d’oggi…

Anche per chi è pescetariano, il Giappone ci dà una mano: un buon piatto di Sukiyaky che, al limite, se si incontra difficoltà a reperire ’a piscaria il sugarello, si può degnamente sostituire con un buon cefalo.

È buona norma, almeno nei giorni di festa, inserire in un piano dietetico anche un dolce, sia per non mortificare troppo chi deve sottoporsi a un regime alimentare controllato, sia per evitare l’adattamento metabolico. Ecco che allora la proposta migliore sono le Tette delle monache delicatissimi dolci con buona quota proteica.

Nel ringraziare Manuela per il prezioso strumento fornitomi, mi resta il dubbio che questo potrebbe. 

(dalla postfazione di Salvatore Mazzarino)

Manuela Santanocita è nata a Catania. Vive alle falde dell’Etna e dall’Etna ha assorbito tutta la vulcanicità. È una speaker radiofonica, conduttrice e autrice, spesso impegnata nel lavoro di redazione dei programmi che cura. Mamma di Alice e Diego, ama molto la lettura, la musica, i fiori ed è appassionata di scrittura, viaggi e buon cibo. Per i nostri tipi ha già pubblicato Non è come sembra (2021).

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